Valentina Salerno

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Valentina Salerno è una scrittrice, attrice, regista, pedagoga e storica della cultura.

Nata a Roma il 24/04/1977 da un’antica famiglia romana è sposata con Giuseppe Moschitta, vicequestore della Polizia di Stato, e madre di due figlie: Carolina e Agata.

Sin dall’infanzia ha manifestato interesse per la storia, l’archeologia e il teatro, campi che ha fatto dialogare costantemente nel suo percorso artistico e professionale. Nel G.A.R., gruppo giovani archeologi romani, ha proseguito gli studi presso il liceo romano E.Q.Visconti, dove ha approfondito anche la sua passione per il teatro, seguendo i corsi del regista Claudio Spadola.

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E’ stata co-fondatrice della Compagnia Teatropersona, una delle formazioni importanti del panorama del teatro di ricerca contemporaneo. Con la compagnia dal 1999 al 2013 ha vinto premi e ha partecipato a tournée nazionali e internazionali, dalla Korea alla Russia, la Francia e la Polonia.

Nel corso del suo apprendistato artistico, approfondisce giovanissima lo studio delle azioni fisiche con Nicolai Karpov del Gitis di Mosca, raffina le sue tecniche mirate all’amplificazione della presenza scenica con maestri come Bruce Meyers (Theatre des Bouffes du Nord, Paris) Maud Robart (Haiti), Shona Morris (Guildhall School, London), Cesar Brie (Teatro del los Andes, Bolivia), Yves Lebreton (Teatro dell’albero, Toscana). Nel 1997 ha una lunga esperienza formativa con Tina Nielsen presso l’Odin Teatret di Holstebro, Centro di antropologia teatrale danese fondato da Eugenio Barba. Studia kung fu, anatomia e statuaria applicata al movimento scenico.

Pratica per diversi anni il canto gregoriano presso l’Abbazia di Sant’Antimo, guidata dai monaci dell’ordine dei canonici regolari premostratensi. Un’esperienza tra arte e fede che la segnerà per il resto della sua vita. Approfondisce lo studio dei canti vibratori, da quelli haitiani ai georgiani, alla polifonia antica, studiando con esperti mondiali presso il Grotowsky Center e il Teatr Zar di Wrocalaw, Varsavia e Poznan.

Affina con questi gruppi la ricerca tra musica antica, arte greca e archeologia in genere, creando coreografie corali riprese dallo studio dei vasi attici e musicalità tratte da antichi codici musicali, con ricostruzione degli antichi strumenti musicali seguendo le tecniche antiche. La contaminazione con questi ensembles e lo scambio di saperi, sono stati mirati a indagare la figura dell’attore concepito come corpo risonante.

Studia drammaturgia seguendo il metodo russo di Mejerchol’d e Stanislavskji. Al percorso teatrale affianca studi letterari, storici, antropologici con particolare predilezione per la criminologia. Tra gli autori cardine della sua formazione a cui attingerà anche per la drammaturgia fisica degli spettacoli con la Compagnia Teatropersona, basti ricordare Agota Kristof (Nella città di K, 2001), Etty Hillesum, Luce D’eramo e Simone Weil (Theresienstadt. La città che Hitler regalò agli ebrei. Premio Ustica/Scenario 2005), Bruno Schultz (Il trattato dei manichini, Premio E.T.I. e Lia Lapini 2009) Elemire Zolla, Cristina Campo (AURE 2013). Alcuni suoi contributi sono presenti nel libro monografico sulla compagnia Teatropersona di Fernando Marchiori edito da Titivillus. Fondamentale per la sua crescita negli studi umanistici e letterari, l’incontro con il Prof. Michele Rak.

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Attiva nel campo del volontariato e del sociale ha portato la sua esperienza professionale nelle scuole, nelle carceri, nelle case-famiglia e nei centri di igiene mentale, con diversi progetti in Italia e all’estero. Nel 2015 ha fondato a Roma la compagnia Teatro dell’illusione, intrecciando il suo lavoro con le arti circensi e aprendo il suo primo centro culturale per ragazzi.

Nel 2019 ha partecipato come attrice e coreografa ai due documentari Il Mistero dei capolavori perduti (Sky Arte, ITA/UK), ha elaborato progetti di formazione e contrasto al fenomeno della violenza di genere e su questo tema ha prodotto e interpretato lo spettacolo Madame Barbablù, di cui ha curato testo, regia, scenografia.

Dopo la pandemia, nel 2023 ha aperto al centro di Roma un centro culturale polifunzionale su modello francese dedicato alla crescita culturale ed emotiva della famiglia nella sua interezza (Family Factory ETS).

Come imprenditrice opera nel campo culturale e turistico, organizza festival, mostre, inviti alla lettura ed eventi culturali in genere, dal 2003 ad oggi.

Negli ultimi otto anni si è dedicata a una ricerca su Michelangelo Buonarroti, oggetto di diverse declinazioni storico-artistiche e letterarie. E’ co-fondatrice del Centro Studi Michelangelo Buonarroti di Roma e proprietaria del marchio Michelangelo Museum. E’ in uscita con Edizioni Corsare il romanzo illustrato Virginia e il tesoro perduto di Michelangelo, un romanzo d’avventura che si trasforma in un itinerario storico-artistico nelle più belle chiese di Roma.